venerdì 28 settembre 2012

Anche il Leeds avrà un proprietario straniero

Un’altra squadra inglese passa in mani straniere. Questa volta è il turno del Leeds United, club di grande tradizione ma da qualche anno costretto a vivacchiare nelle serie minori a causa di una profonda crisi finanziaria che lo ha condotto sull’orlo del fallimento. Nella città dello Yorkshire sono in arrivo i petrodollari della Gulf Finance House, compagnia di investimento del Bahrain.

La notizia è stata accolta con viva soddisfazione in città, in particolare dagli esponenti del Leeds United Supporters Trust. Evidentemente ai tifosi locali non sono andati giù i sette anni di presidenza di Ken Bates. Uomo a dir poco controverso – e molto odiato anche quando era proprietario del Chelsea prima di cedere la società a Roman Abramovich – la sua gestione è stata infatti contestata a più riprese. Ora i fan di uno dei team dominanti negli scintillanti anni Settanta del calcio inglese sperano di tornare finalmente in Premier, campionato da cui mancano dal 2003-04.

lunedì 24 settembre 2012

Punto Premier

Causa sovraccarico di lavoro e soprattutto febbre alta, oggi niente Punto Premier. Diciamo che per sintetizzare quanto di buono accaduto nel fine settimana appena trascorso, basta una rapida citazione del pre-partita di Anfield Road. In queste cose c'è veramente un abisso tra l'Inghilterra e altri Paesi a noi ben conosciuti...

domenica 23 settembre 2012

venerdì 21 settembre 2012

Ascoltate Ferguson

Alex Ferguson oggi ha preso carta e penna per scrivere una lettera aperta ai tifosi del Manchester United. Oggetto della missiva, il comportamento dei supporter dei Red Devils durante la commemorazione delle 96 vittime dell’Hillsborough che si terrà domenica all’Anfield Road.

Il big match tra le due potenze calcistiche del Lancashire, per l’appunto Liverpool e Manchester United, sarà infatti il primo in assoluto dopo la presentazione del rapporto della commissione indipendente sul dramma di Sheffield del 15 aprile del 1989, in cui sono emerse oltre ogni ragionevole dubbio le responsabilità delle autorità e delle forze dell’ordine.

Nella lettera, che sarà consegnata ai fan dello United alla loro entrata nel settore ospiti, Ferguson auspica che anche durante la partita non ci siano cori o canti “spiacevoli”. Se una sfida tra Red Devils e Reds è sempre molto pepata, con gli episodi che hanno visto protagonisti l’anno scorso Patrice Evra Luis Suarez (insulti razzisti, strette di mano mancate e “amenità” varie) il livello di tensione è alle stelle.

In passato anche i tifosi del Liverpool – e per la verità anche di altre compagini inglesi – hanno insultato la memoria delle vittime dell’incidente aereo di Monaco di Baviera, che il 6 febbraio del 1958 decimò i grandi Busby Babes (la squadra per lo più di giovanissimi messa su dal mitico allenatore scozzese Matt Busby).

Vecchie glorie e addetti ai lavori di una parte e dell’altra si augurano che domenica ad Anfield si sentano solo “Glory Glory Man United” e la meravigliosa “You’ll never walk alone”. Per commemorare i 96 tifosi che persero la vita all’Hillsborough val la pena mettere da parte qualsiasi tipo di rivalità, per quanto aspra possa essere.

giovedì 20 settembre 2012

Zola e Mannone, due "inglesi" dai destini contrapposti

Copio e incollo una news scritta per Calcissimo.com

Due dei nostri emigrati di lusso oltre Manica stanno vivendo stati d’animo completamente antitetici. Gianfranco Zola è alle prese con il pessimo momento del Watford, squadra da questa estate di proprietà della famiglia Pozzo e che lui è stato chiamato ad allenare in sostituzione di Sean Dyche, idolo dei tifosi.

Mettiamoci questo avvicendamento poco gradito alla piazza, mettiamoci la quarta sconfitta stagionale nel turno infrasettimanale contro il Brighton, certo è che i supporter della squadra del cuore di Elton John hanno iniziato a esprimere senza troppe remore tutto il loro malumore. L’ex stella del Chelsea sembra non preoccuparsene troppo e spera solo di riuscire a risollevare le sorti degli Hornets, ventesimi in Championship (l’equivalente della nostra Serie B).

Vito Mannone invece ha conquistato una maglia da titolare niente meno che all’Arsenal. Complice il pessimo stato di forma del polacco Wojciech Szczesny, il giovane italiano ha disputato tre match consecutivi, brillando nel primo impegno stagionale in Champions League a Montpellier. Arsene Wenger, da anni alla ricerca di un portiere affidabile, crede nelle sue capacità.

Mannone si è detto certo che i suoi miglioramenti sono dovuti all’impegno profuso nei mesi scorsi con l’Hull, compagine dove era stato mandato a maturare e per cui ha difeso i pali in 24 occasioni in Championship. Che il buon Vito sia pronto a ripercorrere le orme di Carlo Cudicini? Uno che in Serie A ha giocato una sola volta, ma che in Premier per tanti anni è stato tra i migliori nel suo ruolo.

lunedì 17 settembre 2012

Il Punto sulla Premier – Lo squillo dell’Arsenal

Dei Gunners la prestazione più bella della giornata. Il Southampton ci mette del suo (ben due autoreti), ma dalle parti di Londra nord si rivede il calcio champagne marchio di fabbrica Arsene Wenger. Nel Manchster United rimane a secco Robin Van Persie, ma il Wigan devo lo stesso alzare bandiera bianca all’Old Trafford. Soli pareggi per Chelsea e Manchester City, con Roberto Mancini infuriato con l’arbitro per il goal dubbio concesso allo Stoke.

COS'E' SUCCESSO – Giornata di Premier ricca di polemiche, record ed esordi eccellenti. Partiamo dal derby del Loftus Road tra QPR e Chelsea. Un match brutto e nervoso, reso ancor più teso dall’ormai celeberrimo incidente tra Anton Ferdinand e John Terry. La mancata stretta di mano del fratellino di Rio non ha certo migliorato le cose. Approfitta del mezzo passo falso dei Blues il Manchester United, che schiaccia il Wigan in una giornata storica – 700 presenze di Paul Scholes con i Red Devils, 600 partite in Premier di Ryan Giggs (ma con quelle nella vecchia First Division siamo a 640) e 500 panchine all’Old Trafford di Alex Ferguson. Anche l’Arsenal si avvantaggia in classifica grazie al “tennistico” 6-1 al Southampton. Nel Manchester City giocano quasi tutti i nuovi acquisti, uno segna pure (Javi Garcia), ma non basta per avere la meglio del solito Stoke “monolitico”. Si salva in extremis il Liverpool in quel di Sunderland (Fabio Borini ancora sostituito). Pareggia anche l'Everton nel Monday Night contro il Newcastle. Anichebe segna due goal, ma il guardalinee ne vede solo uno. Da quando c’è David Moyes in panchina, i Toffeemen non hanno mai perso una partita di lunedì sera.

IL TOP – Guai a dare per morto l'Arsenal. Non siamo proprio convinti che i Gunners possano lottare per il titolo, ma a giudicare dal rapido inserimento di alcuni nuovi acquisti (Lukas Podolski e Santi Cazorla in particolare) e dal ritrovato spirito nei rappresentanti della vecchia guardia qualche soddisfazione dalle parti dell'Emirates se la possono prendere. Val la pena rammentare poi che, sebbene ancora a zero punti, il Southampton prima di venire asfaltato dall'Arsenal aveva reso la vita molto difficile alle due di Manchester.

IL FLOP – Al Craven Cottage Peter Odemwingie ha commesso uno dei falli più sciocchi e inutili dell’anno. Un calcione di pura frustrazione che a lui è costato l’espulsione (e almeno tre giornate di squalifica), mentre alla sua squadra ha bruciato qualsiasi speranza di recuperare lo svantaggio contro il Fulham del redivivo Dimitar Berbatov. Per la serie, le cose da non fare su un campo di pallone…

LA SORPRESA – E’ vero, il goal di Peter Crouch è viziato da almeno un evidente fallo di mano – se non due. Ma quella dello Stoke di strappare punti alla corazzata City rimane una bella impresa, per nulla scontata.

TOH CHI SI RIVEDE – Si avvicina la pepatissima sfida con il Manchester United – ricordate il pasticciaccio con Evra, vero? - e Luis Suarez si risveglia dal letargo. Contro il Sunderland segna un goal fondamentale più per il morale che per la classifica dei Reds, ancora abbondantemente deficitaria. Ma almeno grazie alla sua prodezza Brendan Rodgers potrà preparare la sfida con gli eterni rivali con un pizzico di tranquillità in più. Di questi tempi è meglio di niente.

LA CHICCA – Se non un record, poco ci manca. Nelle quattro partite di campionato disputate finora, il Norwich City non ha rimediato nemmeno un cartellino giallo. Chissà se l’allenatore Chris Hughton lo interpreta come un segnale positivo (tanta correttezza?) o no (poca grinta?).

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Al Manchester United il diciottenne Nick Powell è costato una bella cifretta (tre milioni di sterline, che potrebbero salire a sei qualora dovesse “sfondare”) per uno che ha pochissima esperienza tra i professionisti e finora aveva giocato solo in League Two (la quarta serie del calcio inglese). In tanti però lo hanno già designato come il successore di Paul Scholes. Il tiro da fuori, come si è visto contro il Wigan, è una specialità della casa, e in questo il paragone è azzeccato. Per il resto, c'è tempo in abbondanza per verificare.

venerdì 14 settembre 2012

Hillsborough, i parenti delle vittime contro la FA

I parenti delle vittime della tragedia dell’Hillsborough puntano il dito contro la Football Association, dichiarando che le tardive scuse offerte ieri, un giorno dopo la presentazione del rapporto che accerta finalmente la verità su quanto accaduto allo stadio dello Sheffield Wednesday 23 anni fa, non sono sufficienti.

La FA, sostengono, non ha mai riconosciuto la vasta estensione delle sue responsabilità, in primis per aver scelto un impianto che all’epoca non aveva nemmeno il certificato di sicurezza e per non aver tenuto nella debita considerazione il fatto che l’anno prima la stessa semifinale tra Liverpool e Nottingham Forest si era disputata sempre all’Hillsborough e già allora si era rischiato un primo incidente molto serio.

Insomma, in Inghilterra e in particolare a Liverpool non si placano le polemiche in merito a uno degli episodi che più hanno segnato in negativo la storia del calcio.

giovedì 13 settembre 2012

Briatore, non sentiremo la sua mancanza...

Scritta per Calcissimo.com

Per il momento Flavio Briatore non sembra intenzionato a rituffarsi nel mondo del calcio inglese. Ha infatti smentito le indiscrezioni che lo volevano tra i componenti del consorzio di imprenditori pronti a rilevare il Birmingham City (team che milita in Championship da due stagioni a questa parte).

Del gruppo fa invece parte Gianni Palladini, l’ex presidente del Queen’s Park Rangers, il club che per circa quattro anni (dal 2007 al 2010) ha visto Briatore tra i principali azionisti.

Quanto meno singolare una delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Palladini (arrivato in Inghilterra nel lontano 1960) in merito al suo interessamento per i Blues. “Ho vissuto a Birmingham per tanti anni, tifando per i Blues. Lì ho sempre avuto un ottimo rapporto con tanti Zulu Warriors”. Ovvero gli hooligans del Birmingham…

mercoledì 12 settembre 2012

Hillsborough, la verità tanto attesa

Le 96 vittime della tragedia dell'Hillsborough, occorsa allo stadio dello Sheffield Wednesday durante la semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest del 15 aprile 1989, hanno finalmente ricevuto un po' di giustizia. Alla Camera dei Comuni di Londra è stato infatti lo stesso primo ministro britannico David Cameron a chiedere due volte scusa alle famiglie dei tifosi del Liverpool morti quel maledetto pomeriggio – per la maggior parte ragazzi tra i 16 e i 22 anni.

Prima di tutto perché l'incidente – decine di persone rimasero schiacciate contro le reti di protezione della Leppings Lane, la “curva” destinata ai supporter dei Reds – fu causato da una cattiva gestione dell'ordine pubblico da parte della polizia. Poi perché ancora le forze dell'ordine si adoperarono per addossare la colpa di quanto accaduto ai tifosi.

A stabilire con certezza queste nuove verità è il rapporto appena reso pubblico dalla commissione indipendente istituita tre anni fa grazie alle pressioni della Hillsborough Justice Campaign, costituita dai parenti delle vittime e dai sopravvissuti. La commissione è stata presieduta dal vescovo della città del Lancashire, James Jones.

Tra i risultati dell'indagine, quello relativo alla sistematica alterazione dei verbali del personale addetto alle ambulanze e a come i vertici della polizia del South Yorkshire e il deputato conservatore Irvine Patnick abbiano fatto trapelare alle agenzie di stampa locali la notizia che erano stati i tifosi del Liverpool a provocare il disastro, vuoi perché ubriachi e violenti, vuoi perché in tanti erano entrati nel settore nonostante non disponessero dei biglietti. Nulla di più lontano dalla realtà, ma la news fu lo stesso subito ripresa dal tabloid The Sun con l'ormai tristemente celebre titolo di prima pagina “The Truth”. Una verità evidentemente falsa come una moneta da tre sterline.

lunedì 10 settembre 2012

Evans, ci risiamo...

Steve Evans è un allenatore scozzese dalla mole ragguardevole, dalla tintura dei capelli quanto meno discutibile e dalla condotta non proprio oxfordiana.

La lunga serie di squalifiche e ammende (anche per comportamenti non proprio leciti dal punto di vista dell'etica sportiva) si è ulteriormente allungata oggi. Il nostro eroe - su fa per dire - si è beccato sei giornate di squalifica e una multa di 3mila sterline dalla Football Association per un eccesso di insulti di varia natura (la definizione ovviamente è mia) durante il burrascoso finale del match tra Crawley Town (club di cui all'epoca era il manager) e Bradford City dello scorso 27 marzo. Una gara tranquilla, finita solo con cinque espulsioni...

Evans ora siede sulla panchina del Rotherham United, che ha fatto buon viso a cattivo gioco, accettando le decisione della FA. Tutto giusto, solo una cosa: ci volevano tutti questi mesi per prendere questo provvedimento?

sabato 8 settembre 2012

Villas-Boas e il Burnley

Copio e incollo la news qui di seguito dal sito www.calcissimo.com, per cui scrivo anche io e che sarà lanciato a breve.

Speriamo di riuscire a mettere tante notizie curiose come questa, dando grande spazio al calcio inglese - casomai non parlando solo delle solite note.

"Se un filosofo vi dà una risposta, non siete più in grado di capire nemmeno la domanda che avete posto". Qualche alto dirigente del Burnley è evidentemente d'accordo con questa massima di Andrè Gide. Paul Fletcher, dirigente della squadra inglese, racconta nel suo libro "Magical: A Life in Football" di quando, qualche anno fa, arrivò in sede il curriculum vitae di Andrè Villas-Boas.

"Le persone comuni difficilmente possono capire il suo modo di esprimersi. Il linguaggio di questo sport diventa ogni giorno più complicato. Villas Boas usa molti termini tecnici. Ci chiedemmo se i nostri giocatori avrebbero mai il significato di un vocabolo come "solidificare", o altri del genere. Ci mandò il suo Cv che conteneva una presentazione Power Point che aveva dell'incredibile. Se l'avessimo mostrata ai dirigenti più anziani ci avrebbero chiesto "che diavolo è questa roba?".

Anche molti giovani sarebbero stati in difficoltà con alcuni termini e tecnologie presenti nella sua presentazione. Io stesso non ho capito tutto quello che conteneva il suo Cv. Pensandoci oggi, avremmo potuto assumerlo, ma il rischio di fallire era veramente molto alto".

giovedì 6 settembre 2012

Occhio allo scoiattolo!

Alan Knill è l’allenatore del piccolo Scunthorpe United, squadra inglese di League One (l’equivalente della nostra vecchia Serie C) reduce da una striscia perdente di ben sei partite. I tifosi si auspicano un suo immediato esonero, ma pensiamo – e speriamo – che nessuno di loro gli abbia augurato lo strano e pericolosissimo incidente che gli è occorso in settimana.

Durante un giro in bici, Knill ha centrato in pieno uno scoiattolo, finendo rovinosamente per le terre. Se l’è cavata con molti ematomi e una dose industriale di spavento.

“Ho rischiato seriamente di morire, per poco non mi sono rotto l’osso del collo” ha dichiarato il manager dopo essere stato condotto in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.

Chissà, forse dopo aver letto la notizia Alex Ferguson – che di recente ha vietato le auto di grande cilindrata ai suoi giocatori più giovani – starà architettando qualche nuovo provvedimento restrittivo…

lunedì 3 settembre 2012

Tre Leoni con baffo

La Football Association oggi ha comunicato di aver siglato un contratto con la Nike fino al 2018.

L’azienda statunitense realizzerà la prossima maglia dell’Inghilterra, la cui uscita è prevista per la primavera del 2013, ovvero quando la FA celebrerà i suoi 150 anni.

Il comunicato non parla di maglia da casa o trasferta, ma tutto lascia intendere che gli inglesi avranno una quarta casacca home in quattro anni. Con buona pace dei tifosi, che già non avevano accolto con grande favore la divisa per Euro 2012.

Si chiude così lo storico binomio Umbro-Inghilterra, iniziato già negli anni ’50 e proseguito fino a oggi con le parentesi Bukta e Admiral.

Nike fornirà i kit a tutte le selezioni inglesi, comprese le giovanili, la sezione femminile e il calcio a 5. Sarà anche sponsor e partner del centro federale George’s Park, della FA Cup e dello stadio di Wembley.

Tanti saluti a un altro simbolo del calcio inglese...

Il Punto sulla Premier – Ci pensa Van Persie, lo United tiene il passo

Fantastica tripletta dell’olandese, che mantiene a galla i Red Devils. Il City domani contro il QPR.
Continua a deludere il Liverpool, sconfitto in casa da un Arsenal finalmente incisivo in attacco. Non si ferma il West Bromwich Albion, rivelazione di questo primo scorcio di campionato.

COS'E' SUCCESSO – Sono state disputate solo tre giornate, ma già si delinea il duello tra le due di Manchester e il Chelsea per il titolo di campioni d’Inghilterra. Se i Blues avevano già giocato e vinto 10 giorni fa in anticipo con il Reading, per poi essere protagonisti di una disastrosa prestazione in Super Coppa Europea, nel fine settimana City e United hanno superato rispettivamente QPR e Southampton. I Light Blues hanno sprecato tanto ma hanno comunque chiuso 3-1 il remake del match che li ha visti trionfare in campionato per la prima volta in 44 anni; i Red Devils hanno evidenziato i soliti difetti in difesa e si sono dovuti aggrappare a un monumentale Robin Van Persie per avere ragione del Southampton, che finora ha raccolto tanti applausi ma nessun punto. Ad Anfield Road tira aria di crisi. Fabio Borini e Luis Suarez non incidono, Pepe Reyna incappa nell’ennesima papera e l’Arsenal bissa il successo della scorsa stagione grazie alle mercature dei nuovi Podolski e Santi Cazorla. La difesa dei Gunners è ancora imbattuta – non succedeva dal 1924-25 che lo fosse dopo le prime tre giornate di campionato. Male anche il Tottenham, che si fa riacciuffare in casa da un Norwich mai domo. Stupisce il West Bromwich Albion. Nella gara di alta classifica con l’Everton i Baggies dettano legge e trionfano 2-0. Goal e spettacolo nel match tra Swansea e Sunderland, che si chiude con un salomonico 2-2.

IL TOP – Il ciclone Van Persie si abbatte sulla Premier. Assente Wayne Rooney, tocca all’olandese sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco dello United. Lui non si tira indietro, incantando la platea degli appassionati di calcio inglese. Segna in tutti i modi e trova pure il tempo di sbagliare un rigore, che ovviamente aveva provveduto a procurarsi. Fosse arrivato alla Juventus i bianconeri avrebbero potuto dominare anche in Europa, non solo in Italia.

IL FLOP – Sembra di vedere il brutto Chelsea della prima metà della scorsa stagione. E invece sono gli Spurs. Eppure nel 2011-12 il Tottenham aveva talmente ben impressionato sul piano del gioco che Ferguson l’aveva definita “la squadra più spettacolare della Premier”. Certo, adesso bisogna inserire i nuovi, sopperire alla partenza di Luka Modric e abituarsi ai nuovi schemi di Villas-Boas. Ma quella vista sabato contro il Norwich è una compagine in chiara difficoltà. Che le colpe siano in buona parte del manager portoghese?

LA SORPRESA – L’Aston Villa disastrato dei primi due incontri stagionali sfiora il colpaccio a Newcastle, mostrando qualche barlume di buon gioco. Che la cura Lambert stia facendo già effetto?

TOH CHI SI RIVEDE – L’anno trascorso nel purgatorio della Championship deve essere servito al West Ham, rafforzatosi in attacco con l’arrivo di Andy Carroll dal Liverpool. I ragazzi di Sam Allardyce hanno dominato in lungo e in largo il derby contro il Fulham e se eviteranno qualche amnesia difensiva di troppo potranno regalare un’annata serena ai loro tifosi.

LA CHICCA – Il centrocampista goleador dello Swansea Michu è solo il quarto giocatore della storia della Premier ad aver realizzato una marcatura in ognuna delle prime tre partite disputate. Gli altri sono stati Pavel Pogrebnyak, Adrian Mutu e Michael Ricketts.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Se a maggio il Wolverhampton Wanderers è retrocesso la colpa non è certo stata di Steven Fletcher. Il solido attaccante scozzese il suo compito l’aveva svolto al meglio, mettendo a segno 12 goal. Ora al Sunderland ha ripreso il filo del discorso, trafiggendo ben due volte la difesa dello Swansea. Quando si dice la concretezza…